SAirGroup: Mario Corti vuol semplificare strutture

Le attuali strutture del gruppo SAir devono essere globalmente ripensate, ha dichiarato Corti questa sera nel corso del programma della televisione svizzera tedesca «Arena». All'interno del gruppo di sono troppe suddivisioni: un riassestamento radicale a suo avviso è di urgente necessità. Inoltre occorre migliorare la comunicazione.

Riguardo alla nuova strategia di SAirGroup, Corti annuncia che non indietreggerà di fronte a misure drastiche. Queste potrebbero essere indispensabili per fare uscire dalla crisi SAirGroup, ha aggiunto.

Corti ricorda di aver ricevuto una pesante eredità: in passato la direzione di SAirGroup ha operato in modo troppo poco previdente. Ma il nuovo presidente e amministratore delegato promette che farà tutto il possibile per riportare il gruppo in zona utili. E ciò senza aiuti dallo Stato. «Non andrò in pellegrinaggio a Berna, a bussare alla porta del ministro dei trasporti Moritz Leuenberger».

Nome «Crossair» dovrebbe scomparire, ma non la compagnia

In merito alla Crossair, a su avviso sono stati commessi errori nel posizionamento di mercato. Egli ritiene necessaria l'unificazione dei marchi Crossair e Swissair. Ciò non significa che la compagnia Crossair debba scomparire, ha puntualizzato. Del resto anche il nome «SAir» potrebbe eliminato: il marchio mantello è Swissair, ha aggiunto.

In futuro egli vuole rafforzare la collaborazione con il capo della Sabena Christoph Müller. Le modalità della stretta cooperazione sono comunque ancora da definire. Corti non esclude che Sabena e SAirGroup possano anche mettersi d'accordo per proseguire su strade separate.

Per il momento Corti sta stabilendo le priorità. Ha già avuto intensi colloqui con le forze direttive di SAir. Alla conferenza di bilancio del 2 aprile SAir metterà i fatti sul tavolo, ha promesso.

Quale presidente e amministratore delegato del consiglio di amministrazione egli non ritiene di dover conoscere ogni minimo dettaglio. È peraltro sicuro che nel gruppo SAir c'è una grande esperienza su cui egli si può basare.

Il passaggio dal posto sicuro di capo delle finanze della Nestlé a quello irto di difficoltà che gli si presenta ora nel gruppo SAir è stata la più difficile decisione della sua vita professionale, ha dichiarato Corti. Egli compie tale passo come una responsabilità nei confronti del personale del gruppo.

In nuovo «patron» di SAirGroup si è dichiarato disposto ad avere un rappresentante del personale nel consiglio d'amministrazione, ma a due condizioni: che rispetti il segreto e che anch'egli dia la priorità agli interessi collettivi rispetto a quelli particolari.

Infine Corti ha avvertito che la ricerca di consiglieri d'amministrazione di valore necessita di un certo tempo: egli chiederà sei mesi di tempo all'assemblea generale degli azionisti alla fine di aprile. L'obiettivo è di potersi avvalere di esperti internazionali del settore aereo. Questi potrebbero presentarsi per l'elezione nell'autunno 2001 a un'assemblea generale straordinaria.

(kil/sda)